Libro: RISORSE DI SUPPORTO AI PROCESSI DI INTERAZIONE SOCIALE

 

Quotidianamente osserviamo studenti di ogni età legati a smartphone o tablet come fossero quasi prolungamenti del loro corpo.
Con essi trascorrono ore a comunicare e condividere contenuti multimediali tramite sms, chat, social network.
Per evitare di cadere nell’isolamento o, al contrario, creare un microcosmo di relazioni virtuali, dove ci si sente protetti ma si è incapaci di confrontarsi con la vita reale che si è lasciata fuori, la scuola deve intervenire educando ad una comunicazione consapevole dei propri contenuti, che preveda anche il silenzio, in controtendenza con la chiacchiera da chat o con l’imperativo di apparire a tutti i costi, anche se non si ha nulla da dire.

2. I sistemi di interazione sincrona

Definizione

I sistemi di interazione sincrona consentono a due o più interlocutori di comunicare in tempo reale. I più utilizzati in rete sono le chat e le risorse online per chiamate vocali e/o videochiamate. Perché si realizzi una comunicazione sincrona è necessario che tutti gli interlocutori siano contemporaneamente collegati a internet. 

La chat è un sistema di interazione sincrona che utilizza generalmente messaggi di testo per comunicare in tempo reale con uno o più interlocutori: con la tastiera viene digitato un messaggio (tipicamente una breve frase) e questo è subito visualizzato sullo schermo dei partecipanti alla chat. Ciò che distingue la chat dalla posta elettronica è la brevità dei messaggi di testo, la velocità e l'immediatezza dell'interazione  e, appunto, la necessità della presenza contemporanea online degli interlocutori. 

Un'altra diffusissima risorsa per la comunicazione sincrona in rete è rappresentata dai programmi/app che permettono di effettuare chiamate vocali o video. 

Per utilizzarli l'utente dovrà dotarsi di:

  1. una connessione internet (possibilmente ad alta velocità);
  2. una webcam  e un microfono (spesso integrati nel computer, tablet o smartphone che si utilizza).

Dopo aver scaricato e installato il programma o la app (ve ne sono di gratuiti come Skype, Hangout, ooVoo, …) si potranno effettuare immediatamente chiamate vocali, videochiamate e utilizzare gli strumenti di messaggistica istantanea.

Funzioni aggiuntive che amplificano le  possibilità di comunicazione e di interazione:

  1. creazione di videochiamate di gruppo in cui possono collegarsi contemporaneamente più utenti;
  2. possibilità, durante la videochiamata, di condividere il desktop; 
  3. possibilità, durante la videochiamata di condividere file, foto, link...; 
  4. possibilità di tenere attiva la videoconversazione anche mentre si leggono o si inviano e-mail o mentre si usa la chat-line;
  5. possibilità, se si dispone di una tavoletta grafica da collegare al computer, di usare le funzionalità di questo strumento durante la videochiamata per potenziare le azioni di scrittura/disegno/condivisione di dati;
  6. possibilità, quando il destinatario è “off-line” , di lasciare messaggi in bacheca per avvertirlo del tentato collegamento e condividere materiale.
Strategie di impiego didattico
L'utilizzo di strumenti di comunicazione sincrona nella didattica può risultare estremamente funzionale, specie quando uno studente, per motivi diversi, non può frequentare le lezioni. E' importante, però, non cadere nell'equivoco che un mezzo che consente “di vedersi e parlarsi”, risolva tutti i problemi legati all'assenza da scuola. Non basta certo un PC e una webcam per creare un dialogo educativo: ascoltare e vedere dall'esterno (magari da un ospedale) l'attività che si svolge in classe, può, paradossalmente, approfondire la “distanza” e acuire il senso di isolamento. Nella progettazione dei momenti didattici in cui é prevista una comunicazione sincrona, sono dunque da privilegiare quelle attività che consentano il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti, attività i cui obiettivi sono indifferenti alla condizione di salute/malattia e il fine non è quello di “integrare qualcuno” ma armonizzare le differenti voci e lavorare per un obiettivo condiviso.

Attività che si possono proporre con l’utilizzo di tali sistemi:

  1. attività collaborative tra lo studente ospedalizzato e la propria classe; 
  2. lezioni interattive tra docente di classe e il singolo studente impossibilitato a frequentare la propria scuola, con condivisione e/o invio di materiale didattico, verifiche, filmati, grafici, immagini;
  3. comunicazione e interazione tra studenti degenti in reparti ospedalieri diversi o domiciliati in sedi diverse, in modo da favorire la progettualità ed il cooperative learning.

Nel caso di alunni in istruzione domiciliare, un'attenzione particolare dovrà essere riservata alla gestione della privacy. La delicatezza della condizione di malattia impone attenzione nel proporre e realizzare interventi didattici in cui lo studente compare in video: dovrà pertanto essere richiesto il consenso dei genitori alle riprese del minore. E’ opportuno, inoltre, assicurarsi che l’allievo stesso abbia piacere di mostrarsi in video.