Libro: RISORSE DI SUPPORTO AI PROCESSI DI INTERAZIONE SOCIALE

 

Quotidianamente osserviamo studenti di ogni età legati a smartphone o tablet come fossero quasi prolungamenti del loro corpo.
Con essi trascorrono ore a comunicare e condividere contenuti multimediali tramite sms, chat, social network.
Per evitare di cadere nell’isolamento o, al contrario, creare un microcosmo di relazioni virtuali, dove ci si sente protetti ma si è incapaci di confrontarsi con la vita reale che si è lasciata fuori, la scuola deve intervenire educando ad una comunicazione consapevole dei propri contenuti, che preveda anche il silenzio, in controtendenza con la chiacchiera da chat o con l’imperativo di apparire a tutti i costi, anche se non si ha nulla da dire.

1. I social network

Definizione

Con l'espressione social network si identifica un ambiente online che nasce con l'obiettivo di creare reti sociali virtuali. Parliamo di piattaforme/risorse/siti web strutturati per favorire l'interazione tra utenti, la condivisione di contenuti (testi, immagini, video), il confronto/lo scambio di opinioni. L'utente che si registra ad un social network dispone di un profilo dove può inserire foto, interessi, video, informazioni personali: i dati del profilo possono essere pubblici o resi disponibili solo ad alcune cerchie definite di utenti. La maggior parte dei  social network dispone di tools che permettono all'utente di aggregarsi a gruppi già esistenti o  creare nuovi gruppi su tematiche d'interesse (turismo, cinema, istruzione, libri, fan club, lavoro...).    

Quando si cita l'espressione “social network”, il pensiero corre ai problemi di privacy e sicurezza legati alle informazioni inserite o agli  aspetti “distraenti” e “dispersivi” in termini di tempo e di futilità di contenuti. 

Anche episodi di cyberbullismo legati a questi ambienti online spesso sono oggetto di cronaca. Un atteggiamento di chiusura e di rifiuto, però, non aiuta a intervenire su queste criticità e non permette di valutare serenamente le possibilità di un uso “non banale” di questi strumenti, anche in contesti didattici: si pensi, ad esempio, alla rapidità e facilità d'uso con cui si può interagire con altri utenti, creare gruppi e condividere risorse e materiali. Numerosi studi hanno evidenziato come i social network possono essere utilizzati efficacemente  anche in contesti di apprendimento formale per favorire lo sviluppo delle capacità comunicative, promuovere la condivisione di risorse, facilitare il dialogo e la collaborazione tra pari (Siemens e Weller 2011). Il successo delle “reti sociali” sta generando una profonda trasformazione dei siti web. Anche le tradizionali piattaforme dedicate all'insegnamento/apprendimento tendono ad uniformarsi sempre più al modello dei social network per andare incontro alle nuove esigenze di interazione richieste dagli studenti: “Stanno cominciando a nascere strumenti che ricalcano sempre di più le logiche dei Social Network Sites con funzionalità che, collocandosi a metà strada tra quelle classiche offerte dai sistemi tradizionali e quanto invece proposto, in modo informale, dalle community online, racchiudono i pregi e i punti di forza di entrambe le soluzioni” (Besana 2012). 

Un caso esemplificativo è il progetto Oilproject. Nato come repository di lezioni, video, testi, esercizi online, si è arricchito nel tempo di moltissimi strumenti che lo rendono sempre più simile ad un social network e che consentono agli studenti di seguire i propri argomenti preferiti, vedere in tempo reale quello che i compagni di classe/gli amici stanno studiando, quali test ed esercizi stanno effettuando o fare domande alla community per risolvere dubbi, richiedere approfondimenti, dare il proprio feedback positivo se la risposta é stata utile. 

Strategie di impiego didattico

Esistono social network progettati per la didattica (es. Edmodo, Ning) e social network “generalisti”  (es. Facebook, Twitter). 

Quali scegliere? 

Caterina Policaro (2010) evidenzia i seguenti vantaggi e svantaggi legati al possibile utilizzo delle due tipologie:

  1. I social network progettati per la didattica offrono una maggiore tutela della privacy e consentono un controllo e una gestione completa delle interazioni online. Gli svantaggi consistono nel fatto che generalmente sono in lingua inglese e che, essendo ambienti “nuovi”, necessitano tempo per gestire le iscrizioni e addestrare gli utenti per comprenderne il funzionamento e le dinamiche d'uso; 
  2. I social network generalisti sono invece utilizzati quotidianamente dalla maggior parte di studenti e docenti. Il canale comunicativo è già aperto, il loro funzionamento è noto ed offrono un'interazione continua tra reale e online. Le criticità sono legate: alla privacy, ai tanti distrattori, al sovraccarico informativo, al confine non sempre definito tra spazio pubblico e spazio privato, al fatto che la partecipazione richiede continuità, tempo, motivazione.

Per quale scopo utilizzare i social network in ambito didattico?

  1. per promuovere attività di   discussione/confronto/approfondimento su temi di studio o attualità (creare gruppi che trattano tematiche specifiche o seguire un personaggio/esperto su twitter...);
  2. per condividere materiali (audio, video, appunti all'interno di un gruppo);
  3. per gestire la classe (inserire consegne, assegnare compiti, avvisi informazioni...);
  4. per la produzione collaborativa/creativa di materiali multimediali (vedi l'esempio di uso didattico descritto nel paragrafo seguente).