Libro: UN APPROCCIO METODOLOGICO ALLA PROGETTAZIONE

 

Di seguito si prenderà in considerazione un particolare approccio alla progettazione, per supportare il docente nello sviluppo di un’unità didattica potenzialmente centrata sull’uso di una o più tecnologie.

3. La progettazione

Analisi del contesto

Una volta chiarito il modello pedagogico, a cui è sempre opportuno fare riferimento nella progettazione di un percorso didattico, è importante fare una ricognizione sulle condizioni al contorno dello studente entro cui si svilupperà l'attività didattica supportata dalle tecnologie.

Ecco alcuni aspetti da tenere in conto:

La situazione dello studente:

  1. lo stato di salute e le relative terapie;
  2. la condizione psicologica.

Gli aspetti logistico-strutturali:

  1. presenza o meno di spazi attrezzati;
  2. strumentazione adeguata;
  3. collegamenti di rete;
  4. disponibilità di risorse (materiali didattici, applicativi software, ...).

Il coinvolgimento di altri attori:

  1. la classe di appartenenza;
  2. nel caso di uno studente ricoverato, altri studenti ospedalizzati.
Individuare le finalità

Il punto di avvio per la progettazione sono le competenze chiave, declinate e diversificate a seconda dei livelli scolari.

Per favorire una programmazione più specifica esse vanno comunque declinate in competenze disciplinari.

L’organizzazione di un’attività didattica prevede l’individuazione degli obiettivi formativi, delle conoscenze e dei contenuti, nonché della metodologia e dei criteri di verifica e valutazione.

Definizione degli obiettivi di apprendimento

Nella definizione degli obiettivi vengono indicate le forme e i livelli di apprendimento auspicati. E’ consigliabile un processo di operazionalizzazione degli obiettivi, questo facilita il docente a precisare in modo univoco e ciò che secondo le sue previsioni lo studente saprà fare al termine di un percorso, anche breve, di apprendimento.

Ecco un elenco possibile di obiettivi:

Disciplinari

Apprendimento di conoscenze codificate, attinenti ad aree disciplinari.

Addestrativi o motori

Apprendimento di conoscenze operative e procedurali, abilità pratiche, esperienza professionale specifica, capacità di gestione dei problemi che si incontrano in domini diversi e nella prassi educativa.

Socio-relazionali

Apprendimento delle competenze sociali per meglio comprendere il contesto in cui si opera, per gestire in modo costruttivo le interazioni con gli altri attori sociali presenti nel contesto, per adottare  comportamenti appropriati.

Emotivo/motivazionali

Apprendimento volto al progressivo miglioramento del proprio equilibrio psicologico e, in particolare, di abilità sociali, emotive e comportamentali.

Cognitivi/ metacognitivi

Apprendimento volto allo sviluppo dei processi e delle funzioni mentali come la comprensione, l'inferenza, la capacità di prendere decisioni.

Definizione dei contenuti

I contenuti, gli argomenti, come gli obiettivi, è bene che siano strutturati (a indice, usando mappe concettuali, in modo gerarchico, ecc.) e descritti in termini di argomenti da affrontare per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento. Se a monte è stata fatta una buona strutturazione degli obiettivi, la corrispondente struttura dei contenuti viene a definirsi quasi automaticamente. Ad esempio, nel caso si sia prodotta una gerarchia degli apprendimenti, associando a ogni suo nodo (obiettivo di apprendimento) il contenuto più idoneo da trattare per il raggiungimento di quello specifico obiettivo, si giunge automaticamente a una corrispondente strutturazione dei contenuti.

La metodologia

Oltre all'identificazione dei contenuti, è anche importante definire la modalità educativa del loro utilizzo, finalizzata al raggiungimento dei corrispondenti obiettivi di apprendimento, ovvero va definita la strategia didattica.

Erogativa

Modalità che vede l'insegnamento come un processo di trasferimento di conoscenze. Rientrano in questa categoria sia le lezioni svolte da un docente, più o meno "dialogate", sia interventi di insegnamento online quali le video lezioni e I webinar, come pure l'uso di materiali didattici (learning object, video, podcast, ecc.) precedentemente predisposti. Nonostante possano essere presenti anche alcune interazioni, il processo è eminentemente monodirezionale e il compito espositivo caratterizza i ritmi e l'atteggiamento dello studente.

Direttiva-Interattiva

Modalità che struttura l'insegnamento secondo principi di rigida individuazione degli obiettivi e di articolazione dei contenuti secondo modelli tipicamente comportamentisti (segmentazione, gradualizzazione, feedback continui). La conoscenza, anche in questo caso, è «trasferita», ma il metodo con cui questo avviene risponde alla precisa intenzione di connettere, attraverso il rinforzo, risposte coerenti a determinati stimoli.

Attiva

Modalità che pone come obiettivo primario la costruzione attiva della conoscenza da parte dello studente. In questo modello, di chiara derivazione costruttivista, gli studenti hanno maggiori spazi di autonomia e lavorano alla strutturazione di risposte conoscitive autonome avvalendosi dei materiali forniti dal docente. II lavoro può essere svolto, dallo studente, sia individualmente, sia con il supporto di un docente/tutor, sia insieme al gruppo dei pari.

Collaborativa

La modalità collaborativa riprende gli obiettivi della modalità precedente spostando il focus sulla dimensione sociale e relazionale dell’apprendimento; la conoscenza è prevalentemente costruita attraverso un lavoro di gruppo ed è frutto di un processo di negoziazione e di accordo continuo.

La scelta degli strumenti

Per ogni attività vanno poi indicate le risorse necessarie, quali i materiali didattici d'appoggio, le tecnologie da impiegare, i servizi di rete.

Vanno definiti i ruoli, quelli del docente, dello studente e  di altri attori, come i compagni di classe.

Per quanto riguarda la scelta degli strumenti, un’attenzione particolare deve essere rivolta alle tecnologie didattiche.

Ovviamente le tecnologie vengono individuate e scelte sulla base di quelle che sono le finalità dell’attività didattica, le competenze da promuovere e gli obiettivi disciplinari che si vogliono perseguire.

L'attività didattica

L'attività definisce operativamente come mettere in atto la strategia didattica, in altre parole le operazioni che vengono richieste allo studente (o agli studenti) per il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento.

Possono essere basate:

  1. sullo studio individuale,
  2. sulla partecipazione ad attività in gruppo locale (lezioni, produzioni collaborative, ecc.),
  3. sulla partecipazione in rete organizzando vere e proprie comunità di apprendimento distribuite.

Nella progettazione di un percorso didattico è utile prendere in considerazione la stima dei tempi, consapevoli che in ospedale la dimensione temporale è vincolata da una serie di situazioni piuttosto difficili da prevedere e controllare.

La stima dei tempi, anche approssimativa, è determinante nel definire l'articolazione in fasi del percorso educativo.

Tuttavia, per quanto ci si sforzi di dare una stima dei tempi di sviluppo delle diverse attività, all'atto pratico si è destinati a operare un gioco costante di ritaratura, flessibilizzazione e adeguamento alle esigenze che via via si manifestano lungo il percorso.

E comunque evidente che nel momento della pianificazione del lavoro, sia necessario dare delle indicazioni di massima, mettere cioè dei paletti attraverso cui traguardare lo stato di avanzamento delle diverse attività per avere indicazioni se e quando sia necessario intervenire sulla tempistica.

Nell’articolazione in fasi del progetto, la distinzione delle attività in base alla loro complessità (ad esempio macro-attività e sotto-attività) offre spesso un valido aiuto.

La valutazione

 

E’ verosimile che il docente, in relazione al classico approccio alla valutazione, distingua le seguenti tre fasi:

Valutazione diagnostica:

orientata a fornire un'accurata descrizione del livello di conoscenze e abilità possedute/raggiunte da uno studente su un dato dominio conoscitivo, rilevando le sue competenze e le sue lacune.

Valutazione formativa:

orientata ad aiutare lo studente a comprendere lo stato di avanzamento delle proprie conoscenze attraverso prove di autoverifica. Tali prove non conducono quindi alla formulazione di un giudizio di merito quanto piuttosto al rilevamento della progressione nel raggiungimento degli obiettivi di apprendimento dichiarati.

Valutazione sommativa: 

finalizzata a dare un'indicazione sullo stato di avanzamento delle conoscenze dello studente, viene usata in modo più "fiscale", per l'attribuzione cioè di un giudizio di merito, talvolta espresso in voti, crediti formativi.

Tuttavia, nel contesto della didattica ospedaliera o in ID assume una particolare importanza  il Portfolio delle competenze definito uno strumento unitario che raccoglie ordinatamente e stabilmente le documentazioni più significative del percorso scolastico dello studente, registrandone esiti e modalità di svolgimento del suo processo formativo.

Risulta ancora più funzionale l’uso del Registro elettronico, come già evidenziato precedentemente, vista la situazione logistica e organizzativa.

In questo ambito specifico, i processi di apprendimento possono essere documentati e analizzati per tutta la durata  di uno o più anni scolastici.

Il collegamento elettronico può anche essere  sfruttato per consentire e condividere anche con i propri compagni l’evoluzione sul proprio apprendimento, difficoltà, esperienze.