Libro: LE PATOLOGIE

 

Di seguito saranno presentate alcune delle patologie che implicano un’ospedalizzazione prolungata, le problematiche organiche e psicologiche connesse ai diversi tipi di patologia, per passare infine alle procedure e agli strumenti diagnostici e/o terapeutici più comunemente utilizzati.
Tali patologie verranno affrontate sia da un punto di vista clinico, sia indagando le conseguenze fisiche  e psicologiche ad esse correlate e le procedure adottate per contrastarle.

3. Patologie che richiedono una terapia immunosoppressiva

Le patologie che richiedono una “terapia immunosoppressiva” sono le malattie autoimmuni e l’aplasia midollare.

Le malattie autoimmuni comprendono quelle condizioni morbose in cui alcune cellule dell’organismo non vengono più riconosciute come “proprie” da parte del sistema immunitario che le aggredisce con conseguente danno dei tessuti.             

Le  più comuni patologie autoimmuni in età pediatrica sono l’Artrite Reumatoide ed il LES (Lupus Eritematoso Sistemico).

L’Aplasia midollare, invece,  è un quadro di insufficienza midollare caratterizzato da un patologico deficit della produzione delle cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine) da parte del midollo osseo.

Può essere primaria (es. Anemia di Fanconi) o acquisite e nella maggioranza dei casi riconosce una patogenesi autoimmune (Anemia Aplastica).

Le procedure che richiedono una terapia immunosoppressiva sono il trapianto di cellule staminali emopoietiche e i trapianti d’organo.  Il trapianto di “cellule staminali emopoietiche” è una procedura in cui, dopo una chemioterapia e/o radioterapia terapia mieloablativa, vengono infuse cellule progenitrici in grado di ripopolare il midollo e riprodurre tutti gli elementi del sangue. Il trapianto di cellule, inoltre, può essere allogenico: il donatore è diverso dal ricevente e  può essere un familiare o un volontario, iscritto nel registro dei donatori autologo: il paziente è sia donatore che ricevente. I trapianti d’organo solido prevedono l’asportazione di un organo non funzionante contemporaneamente all’innesto di uno nuovo, sano, proveniente in genere da un donatore non familiare deceduto per cause accidentali.

I trapianti più frequentemente eseguiti in età infantile sono di rene, cuore e fegato.