Libro: APPRENDIMENTO CENTRATO SULLA CONDIVISIONE DI RISORSE E SUL CONFRONTO

 

Nella galassia degli ambienti web 2.0 e dei social media che possono mediare o supportare i processi di apprendimento e di insegnamento, ci sono diversi strumenti online centrati sulla condivisione di risorse di vario tipo (dai link a pagine web, alle immagini, dai video alle letture), già disponibili sul web o caricate dagli studenti stessi
Attorno a queste risorse si costituiscono e si sviluppano gruppi di interesse che, oltre a condividerle, le classificano, le valutano, le discutono e le commentano. 
I gruppi possono essere circoscritti e selezionati dai partecipanti o aperti al confronto con tutta la comunità sul web.

1. Risorse per il Social Reading

Definizione

Nell’era digitale evolvono anche le pratiche del social reading, per cui i classici gruppi di lettura si ritrovano in rete sperimentando nuove opportunità per apportare il proprio contributo alla riflessione su un libro e per confrontarsi con altre persone.

Gli ambienti di social reading possono essere di due tipi (Stein, 2013): 

  1. ambienti di “social reviewing” in cui le discussioni su letture specifiche, anche cartacee, si svolgono in asincrono all’interno di appositi spazi (forum o social network) riservati ai gruppi di discussione (ad esempio aNobii, Goodreads, Zazie, oppure Biblionasium per i bambini dai 6 ai 13 anni); 
  2. ambienti in cui la discussione si svolge all’“interno” del libro di stesso, scrivendo annotazioni a margine visualizzabili da tutti partecipanti ad una discussione su quel testo, che a loro volta possono contribuire aggiungendo, sempre a margine, i propri commenti.

 Nel primo tipo di ambienti, dunque, il testo è “fisicamente” separato dal luogo di discussione, mentre, nella seconda categoria di strumenti per il social reading, la discussione si integra al testo, arricchendolo e trasformando ogni lettore in un potenziale interlocutore che partecipa, rielabora e reinterpreta all’infinito quel testo, dialogando con altri interlocutori.

Strategie di impiego didattico

Le opportunità didattiche insite nell’uso di ambienti di social reading sono molteplici.

Secondo Maragliano (2014), una didattica che abbraccia la pratica del social reading, non può che riqualificarsi in quanto implica trasformazioni di rilievo per i “soggetti, oggetti e contesti di studio” coinvolti. 

Gli studenti possono, innanzitutto, condividere le proprie recensioni e confrontarsi con altri studenti in tutto il mondo o soltanto con i propri compagni, partecipare a gruppi di lettura già costituiti o crearne e gestirne di propri.

Inoltre, impiegando ambienti come Anobii, si può ricostruire uno scaffale virtuale della biblioteca di classe o della scuola e innovare l’attività periodica di redazione individuale della scheda del libro, percepita dai più come noiosa, creando gruppi di discussione e di recensione delle letture in corso o appena concluse.

La valenza di attività basate sul social reading, dal punto di vista delle ricadute sull’apprendimento, è notevole se si considera che gli studenti possono scoprire, recuperare, coltivare il piacere della lettura, sviluppare il pensiero critico e imparare a scrivere recensioni.