Libro: LE TECNOLOGIE DIDATTICHE NELL'ISTRUZIONE DOMICILIARE: ASPETTI INTRODUTTIVI

 

Il libro intende fornire una visione d’insieme sui possibili usi delle tecnologie didattiche nel contesto della didattica in istruzione domiciliare.
In particolare, vengono presentati una serie di scenari nell’ambito dei quali le tecnologie di rete e quelle del web 2.0 svolgono un ruolo fondamentale per favorire l’inclusione sociale e quella didattico educativa, attraverso strategie finalizzate a motivare l’apprendimento e promuovere attività cooperative e l’interazione tra pari.
Infine, verranno condivise alcune esperienze realizzate da docenti in ID per i diversi livelli scolari.

4. Esperienze di istruzione domiciliare I

Scuola Primaria

Finalità educative: 

Acquisire conoscenze strumentali, sviluppare capacità socio-relazionali, sviluppare capacità di gestire le emozioni.

Strategie didattiche prevalenti: 

Gruppo collaborativo/cooperativo (organizzato), apprendimento supportato dal docente.

Risorse Tecnologiche

Sistema di audio-conferenza su Internet.

Esperienza 

 Adriana ha la leucemia, è un'alunna forte e combattiva. Affronta le terapie con coraggio e tenacia. E’, però, chiusa e silenziosa, soprattutto con le persone che non appartengono alla sua famiglia (intesa come genitori e sorella). Grazie all'istruzione domiciliare, ho visto Adriana "aprirsi", mostrare tutto il suo desiderio di apprendere, di continuare a farlo, superando le interruzioni che la malattia le ha imposto. Svolgere le lezioni, fare i compiti, avere del quaderni ordinati, partecipare a tutte le iniziative della classe (anche se a distanza) hanno restituito il sorriso e la forza di non mollare. 

Finalità principale è stata quella di mantenere il più stretto rapporto  possibile tra con il suo "mondo scolastico", permettendole di seguire regolarmente le lezioni;  questo ha facilitato i contatti relazionali-sociaIi-affettivi con insegnanti e compagni (attraverso lettere, fotografie, scambio di quaderni, visite...) Grazie aII‘ID Adriana ha potuto concludere la classe terza, raggiungendo ottimi risultati. Due sono stati, a mio avviso, i punti forti dell'esperienza: la professionalità (non solo medica, ma anche organizzativa e di supporto informativo e psicologico alla famiglia e alla scuola) dei medici dell'Ospedale San Gerardo di Monza; il fatto che abbia potuto io (che sono l'insegnante di classe di Adriana) svolgere le lezioni di ID. Ciò ha agevolato sia l'organizzazione, sia lo svolgimento di tutte le fasi del progetto. Il rientro a scuola di Adriana, a ottobre dell'anno successivo, è avvenuto in modo graduale e sereno, grazie alla collaborazione di tutti (insegnanti, alunni e genitori).